immigrazione

 

Il fenomeno dell’immigrazione è in costante crescita negli ultimi anni ed è strutturalmente destinato a catalizzare quesiti e a richiedere cambiamenti e adattamento, da parte sia degli immigrati sia del Paese ospitante. Tale fenomeno presenta di conseguenza implicazioni di vario tipo: di ordine pubblico, culturali, economiche, e comporta cambiamenti rilevanti da un punto di vista sociale e psicologico. Gli studi in psicologia clinica hanno infatti messo in evidenza che quando persone provenienti da contesti etnici, culturali, sociali ecc. vengono a contatto si attiva una serie di meccanismi di difesa quali intolleranza, paura, ansia, aggressività e così via. Tali meccanismi difensivi appaiono funzionali ad una salvaguardia in senso adattativo e vengono attivati sia negli immigrati sia nella popolazione ospitante al fine di difendersi da stimoli che in un certo senso vengono ritenuti pericolosi poiché percepiti come diversi e capaci di modificare gli equilibri esistenti. Uno dei concetti cardine intorno al quale ruotano l’immigrazione e le problematiche ad essa legate è quello di integrazione, considerata come un percorso che coinvolge l’individuo immigrato da una parte e la società ospitante dall’altra. Tale percorso rappresenta un fenomeno dinamico e pluridimensionale comprendente tutte le modalità attraverso le quali l’immigrato può essere integrato nel Paese ospitante; in alcuni casi il fenomeno dell’immigrazione può acquisire un adattamento nel tempo, in altri casi può dar luogo a problemi sociali, proprio a causa dello scontro fra razze e culture diverse. L’intervento psicologico risulta pertanto di enorme importanza nei vari contesti sociali, primo fra tutti la scuola, che rappresenta il terreno di incontro per eccellenza fra individui provenienti da diverse realtà etniche, sociali, culturali e politiche. Lo psicoterapeuta può intervenire all’interno del contesto scolastico informando e sensibilizzando gli studenti sul fenomeno dell’immigrazione, gestendo un confronto interculturale nell’ambito del quale studenti, genitori e insegnanti possano confrontarsi e condividere le proprie opinioni ed emozioni. Lo psicologo svolge in tal senso un compito importante nel processo di integrazione dei cittadini immigrati, in quanto crea una mediazione fra universi culturalmente diversi e fornisce gli strumenti opportuni per affrontare in modo costruttivo l’esperienza dell’”Altro”. Il ruolo dello psicologo è quello di guidare gli individui coinvolti nel fenomeno dell’immigrazione, aiutandoli a contenere e gestire le proprie ansie e paure. Gli psicologi hanno inoltre un altro compito molto importante: quello di facilitare l’incontro fra soggetti immigrati e Paese ospitante allo scopo di produrre un processo di integrazione ideale, in grado di operare dei cambiamenti dall’interno, tramite un adattamento reciproco. Dal punto di vista del soggetto immigrato inteso come individuo, un compito fondamentale dello psicologo è quello di sostenerlo nel momento in cui vengono a crearsi disagi psichici e manifestazioni psicopatologiche legate alla sua condizione di cittadino lontano dalla propria patria. Nella consapevolezza che emigrare vuol dire spesso anche lasciare i propri affetti, il proprio nido, il proprio mondo, è comprensibile che la migrazione sia spesso percepita come un’esperienza traumatica accompagnata da un processo di lutto e da una crisi di identità di entità più o meno grave. In questo senso i servizi sociali, sanitari ed educativi dovrebbero prestare una maggiore attenzione alle problematiche psicologiche legate al fenomeno dell’immigrazione, sviluppando allo stesso tempo competenze specifiche e migliorando costantemente le loro conoscenze in materia.